Beni culturali in Sicilia, crescono incassi e visitatori ma fanno meglio Lazio, Toscana e Campania Pompei di ANTONIO FRASCHILLA 27 febbraio 2017 la Repubblica
Beni culturali in Sicilia, crescono incassi e visitatori ma fanno meglio Lazio, Toscana e Campania
Pubblicati i dati sulla fruizione di musei e aree archeologiche. Boom alla Valle dei Templi e al Teatro antico di Taormina. Tutti i siti dell'Isola incassano 23 milioni di euro, meno del solo sito di
I numeri sono positivi, ma la Sicilia continua ad arracanare rispetto al resto d'Italia. Nonostanta abbia da sola la percentuale maggiore tra tutti i beni monumentali e archeologici del Paese, complessivamente gli incassi sono minori al solo sito di Pompei e la Sicilia si piazza quarta nella classifica dei visitatori, dietro Campania, Toscana e Lazio. I dati della fruizione dei siti e musei regionali rilevati nel 2016 segnano un aumento significativo registrando complessivamente 23.203.561 euro di incassi e 4.392.005 di visitatori rispetto ai 20.439.345 di incassi e 3.932.647 di visitatori nel 2015. Il dato complessivo riporta l’11,68 per cento in più dei visitatori e il 13,52 per cento in più di incassi.
“I dati delineano un quadro molto positivo che conferma la forza attrattiva della Sicilia - si legge in una nota dell'assessorato Beni culturali - del suo straordinario patrimonio culturale e naturalistico e la stretta relazione esistente in questa Regione tra turismo e cultura. Se compariamo i dati del 2016 del Ministero dei Beni e delle Attività culturali che riportano 172 milioni di euro di incassi e 44, 5 milioni di ingressi nei luoghi della cultura, si evidenzia quanto la Sicilia, nel panorama nazionale assuma, in questo settore, una posizione di rilievo posizionandosi dopo il Lazio, la Campania e la Toscana per numero di visitatori".
Soddisfatto l'assessore regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio. "Stiamo investendo sul sistema culturale attraverso una valorizzazione partecipata e integrata a livello territoriale, incentivando le collaborazioni e gli accordi con altre istituzioni, con le associazioni e quei soggetti che possono arricchire l’offerta culturale. Non basta promuovere il singolo museo o il singolo sito, è necessario creare nei territori reti e filiere culturali per promuovere il patrimonio culturale, materiale ed immateriale, e paesaggistico.” - commenta Vermiglio- Anche per quest’anno sono i siti archeologici più importanti già inseriti nei maggiori itinerari turistici, quali il Parco Archeologico di Agrigento, il Teatro antico di Taormina, la Villa Romana di Piazza Armerina, la Neapolis di Siracusa a registrare il maggior numero di presenze e di incassi. Ma si evidenziano dei dati nuovi riferibili anche ad alcuni musei e monumenti quali, ad esempio il Museo di arte contemporanea di Palazzo Riso che passa da 12.906. euro a 30.744 di incassi, un aumento sul quale può avere influito anche l’ubicazione del museo lungo l’asse dell’itinerario Unesco arabo-normanno di Palermo, da poco riqualificato con la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele".
Un dato significativo è quello del Parco archeologico di Agrigento vincitore del Premio Nazionale del Paesaggio e candidato per l’Italia al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Il Parco rispetto al 2015, ha registrato un incremento di quasi il 18% dei visitatori e un aumento degli incassi del 15%. “ Ciò conferma la bontà del modello organizzativo e di governance del Parco che, reivenstendo le risorse derivanti dai proventi dei biglietti nella ricerca e nella valorizzazione del sito, ha creato una rete capace di promuovere il territorio ed intercettare l’interesse di partner pubblici e privati di grande rilievo. E’ questo, infatti, il senso della norma che questa Amministrazione ha fortemente voluto e che destina fino al 30%, degli introiti ad interventi per la valorizzazione e la migliore fruizione dei siti stessi - continua l’Assessore. In tal senso, intendiamo estendere il modello organizzativo e di governance del Parco di Agrigento agli altri due parchi, il Parco archeologico di Selinunte e il Parco di Taormina già dotati di autonomia. “
Tra gli aumenti più rilevanti il Teatro romano e l’Odeon di Catania con 73.549 visitatori e 227.847,00 di incassi rispetto ai 45.005 visitatori e 150.726,00 di incassi nel 2015. Il Museo archeologico Salinas, riaperto lo scorso luglio, ha registrato nel 2016, 60.931 visitatori grazie anche ad una campagna di comunicazione particolarmente efficace, estesa anche ai social network. Nel 2015 con le sole iniziative espositive il Salinas aveva registrato 40.715 visitatori
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