BARI - Gli abusivi di Castel del Monte GIULIANO FOSCHINI SABATO 2 LUGLIO 2005 BARI CRONACA LA REPUBBLICA
La procura di Trani acquisce le carte sulle costruzioni nate sulla zona patrimonio dell'Unesco Abusivismo a Castel del Monte scatta il blitz, sigilli al ristorante
GLI inquirenti lo definiscono "un obiettivo sensibile".Ma armi e guerre non c'entrano. A minacciare Castel del Monte, il maniero di Federico II, "patrimonio dell'umanità" secondo l'Unesco, è il cemento selvaggio. Per scansare il pericolo, proibire lo scempio della storia e dell'ambiente, è intervenuta la magistratura: nel pomeriggio di ieri i carabinieri del Noe hanno sequestrato un ristorante, in fase ai ristrutturazione, a pochi passi dal castello.
Il sostituto procuratore del tribunale di Trani, Antonio Savasta gli uomini della polizia giudiziaria stanno invece lavorando sulle carte: nelle prossime ore saranno passate al setaccio tutte le autorizzazioni ricevute dai proprie-tari di ville o ristoranti che si trovano sulla collina di Castel del Monte. Il sospetto è che molti, quasi tutti, non siano in regola con le rigide norme imposte a tutela della zona dopo la nascita del Parco dell'Alta Murgia.
Pur essendo il parco ancora "di carta" come da tempo lamentano le associazioni ambientaliste, le regole delle aree naturali protette sono in vigore già da un anno. Per realizzare una qualsiasi nuova struttura, dunque, c'è bisogno della valutazione d'impatto ambientale e del parere dell'Ente parco.
Autorizzazione che non avevano per esempio chiesto i proprietari dell'Ostello di Federico, il ristorante a cui ieri sono stati apposti i sigilli. La struttura era già stata al centro di unalunga que-relle giudiziaria, poi risoltasi i primi di maggio di quest'anno con l'assoluzione perché "il fatto non sussiste" dei sei imputati [proprietari e costruttori) e il dissequestro del cantiere.
L'inchiesta era partita nel 2001 quando erano iniziati alcuni lavori di ristrutturazione del locale: inseguito a denunce ambientaliste e anche a un reportage del Venerdì di Repubblica, il pm Giuseppe di Maralfa sequestrò il cantiere sostenendo che "i lavori di ristrutturazione in corso facevano pensare alla costruzione di una nuova struttura". Struttura sprovvista della concessione edilizia, tra l'altro impossibile da ricevere dal momento che Castel del Monte è una zona vincolata a fini paesaggistici. Sulla vicenda intervenne, sdegnato, persino il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che si disse «preoccupato» per quello che stava succedendo mentre Vittorio Sgarbi, allora viceministro ai Beni culturali, che parlò della costruzione di "un enorme mostro di cemento" .
I giudici tranesi han-no però appurato che non erano stati commessi reati, tanto da ordinare il dissequestro del cantiere. I proprietari avevano così ripreso i lavori a inizio giugno, sulla base delle vecchie concessioni. Si erano però dimenticati che nel frattempo era nato il Parco della Murgia. Ecco, dunque, il sequestro ma soprattutto l'apertura di un'inchiesta che potrebbe rivelarsi clamorosa. Il pm Savasta sta valutando la posizione di tutte le costruzioni, ma anche il comportamento dei dirigenti del comune di Andria che hanno rilasciato, dalla nascita del Parco a oggi, le concessioni edilizie nella zona di Castel del Monte.
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