SICILIA - «"Adesso abbiamo le foto dall'alto nessuno potrà più violare le regole" Massimo Lorello La Repubblica, 01/07/2005, ed. Palermo
L'assessore al Territorio, Francesco Cascio: "Sanatorie? Decideranno i Comuni, ma noi vigiliamo"
LEGAMBIENTE ha presentato il consueto rapporto che dipinge un affresco desolante dell'abusivismo sulle coste siciliane. Francesco Cascio, assessore regionale al Territorio e Ambiente, apprende il verdetto tra un volo e l'altro mentre è in missione in Romania insieme ad alcuni imprendito -ri dell'isola. Assessore ha in mente di fare qualcosa per rompere questa catena dipagelle negative? «Ho siglato da poco un pro- tocollo conia Guardiadi finanza che ci consente di esaminare con rilievi fotogrammetrici l'ottanta per cento del territorio regionale. In questo modo conosciamo le dimensioni effettive dell'abusivismo non solo sulle coste ma in tutta l'i- sola. È uno strumento che si rivelerà' fondamentale in prospettiva della riforma urbanistica che ho appena firmato». Di fatto questa riforma aprirà una nuova sanatoria? «Questa riforma prima di tutto fa ordine in un contesto la cuinormativa di riferimento risale a trent'anni fa sebbene sia stata modificata ventinove volte. Le sanatorie spetteranno ai Comuni che tecnicamente devono occuparsi per esempio degli allacci alle reti di acqua e luce. La Regione avrà un ruolo di supervisione, per evitare che a qualche Comune venga in mente di sanare un ecomostro. Attualmente il testo è allo studio del comitato unitario delle professioni che lunedì darà il suo parere poi andremo in giunta». Non è che anche stavolta con l'annuncio di una sanato -ria in molti ne approfitteranno per gettare le fondamenta di nuove case abusive da condonare? «Stavolta non sarà possibile perché faranno fede i rilievi fo -tografici della Guardia di finanza. Abusivi a parte, questo testo ha l'obiettivo di snellire l'elaborazione dei piani regolatori che dovranno essere realizzati entro sei mesi dall'insediamento dell'amministrazione comunale la quale, altrimenti, dovrà adottare il precedente prg». Il governo del quale fa parte sembra faticare tantissimo a completare i progetti che porta avanti. Nell'industria, giusto per fare un esempio, si annunciano iniziative che poi lo stesso governo si rimangia. È successo con la Panther e con le sue prospettive di scavare nella Valle del Tellaro. «Quella è stata un'iniziativa autonoma dell'exassessore al-l'IndustriaMarinaNoè, è stata una sua azione solitària che ci espone adesso ai rischi di un contenzioso milionario. Purtroppo questa iniziativa èfiglia dell'assenza del piano regionale per l'energia che quasi tutte le altre regioni hanno adottato e noi no ». E perché siete in ritardo? «Non lo so, dipende dall'assessorato all'Industria. Dipendesse da me lo avrei già fatto. Ho provato ainteressarmene ma sembrava che mi fossi macchiato di lesa maestà». Parla coi toni di uno che sta all'opposizione e non al governo «Dico solo la verità, mi hanno negato le carte. Ho chiesto le linee guida del piano energetico elaborato dall'università. Quei documenti riposano negli scaffali da un anno e temo che continueranno a farlo. Chiaramente i problemi restano irrisolti e si aggravano». Crede ancora nell'eolico in Sicilia? Anche li' la chiarezza del governo e' stata finora pochissima: l'assessore Granata ha invitato la Erg a fare rotta verso le Cinque Terre... «Ci credo eccome, all'eolico. È una fonte di energia pulita e sicura che va di pari passo con gli obiettivi del protocollo di Kyoto sulle emissioni. Esistono grandi prò spettive per la Sicilia. Lo sto portando avanti, l'eolico, già con la definizione dei campi, e lo difenderò, in barba a tuttiidubbidegli altri».
|