Affresco (di Renzo Piano) in bilico le responsabilità della politica Piero Ottone La Repubblica, Genova, 25/06/2005
IL PROGETTO di Renzo Piano, il così detto Affresco, non è un piano regolatore. È la visione della Genova di domani, la visione affascinante di una Genova moderna e affacciata sul mare, dovuta a un grande architetto, grazie al cielo genovese, famoso nel mondo. Alla sua presentazione l'Affresco è stato accolto da un coro di applausi, da vivo entusiasmo. Ma un grande progetto, proprio perché è rivoluzionario, minaccia interessi particolari, suscita opposizioni. E' inevitabile che sia così. L'Affresco propone una città in simbiosi col mare, l'aeroporto esterno al porto, maggiorespazio peri traffici eper le operazioni portuali. Si scontra pertanto con i progetti esistenti, mai chiaramente espressi ma elaborati in sordina, che invecen allargano a oriente del porto (fra il Porto Antico e la Fiera del Mare) le riparazioni navali, prevedono cantieri, gru e officine, riempiono diterrailporticciolo esistente, il Duca degli Abruzzi, ripetono errori già commessi nei quartieri occidentali della città; è anche previsto un nuovo porto turistico allaFoce, che certo procurerebbe cospicui guadagni ai costruttori, ma rovinerebbe un quartiere. Non solo: l'ampliamento dei traffici accrescerebbe la concorrenza fra gli operatori, minacciando posizioni acquisite. Insomma: l'Affresco disturba tanti equilibri, tanti interessi. E' naturale che chi è minacciato si difenda: succede in tutto il mondo. Ma la soluzione, alla fine dei conti, può solo venire dalla politica. In Italia, quando i progetti si scontrano con interessi particolari, è consuetudine chela lotta divampi in silenzio dietro le quinte, e che intanto non si faccia nulla; così gli anni passano e tutto rimane com'è. In un paese serio, i pubblici amministratori presentano invece all'opinione pubblica i vari progetti, ne spiegano la portata, e infine impongono, forti del loro mandato, le soluzioni migliori per la comunità, assumendo le proprie responsabilità, senza tergiversare per mesi e per anni. Sarà Genova una città seria, quando è in gioco il suo avvenire
|