Cosenza. Apre nuova ala di Palazzo Amone Antonio Garro Gazzetta del Sud, Cosenza, 27 giugno 2005
Con una mostra antologica su Dario Treves, pittore torinese del Novecento La rassegna è stata curata dal soprintendente Abita
Ultimi giorni (salvo proroghe) della mostra "Da Picasso a Warhol", che dal 13 marzo tiene banco nell'ex convento di Sant'Agostino e la cui conclusione è prevista per giovedì prossimo. Ma per gli appassionati d'Arte del Novecento è già pronta un'altra esposizione che consentirà di approfondire a-spetti particolari della Creatività di cui è stato particolarmente fecondo il secolo scorso. Cultori e studiosi avranno la possibilità, infatti, già dal 2 luglio (giorno di apertura al pubblico, venerdì "vernice" per le autorità e la stampa) di spaziare sulla produzione di un pittore italiano contemporanea tra i più noti: Dario Treves. «Spirito indipendente, mai asservito a condizionamenti e mode-effimere, Treves non aderì a scuole e movimenti artistici», dicono di lui Salvatore Abita e Cynthia Burzi, curatori della mostra: una sessantina di opere «volte a ripercorrere la personale poetica che indusse l'artista ad indagare, con raffinata sensibilità cromatica, sui paesaggi». La raccolta include anche una significativa serie di opere a testimonianza del vivace interesse del Maestro per le nature morte, i fiori, e per la figura, indagata attraverso ritratti e autoritratti. La mostra verrà ospitata a Palazzo Anione. Una collocazione più che... naturale: il curatore Abita è, infatti, da qualche mese il nuovo Soprintendente al patrimonio storico artistico ed etnoantropologico della Calabria, che ha sede proprio nel monumentale complesso di Colle Triglie e questa sarà la prima manifestazione ufficiale, di grande richiamo, allestita in tutto e per tutto dalla Soprintendenza sotto la direzione di Abita. C'è, però, una sorpresa! L'antologica dedicata a Dario Treves sarà anche il primo evento che si svolgerà in nuovi ambienti di Palazzo Arnone, che cominceranno, cioè, ad essere fruiti proprio in questa circostanza. Le opere di Treves (1907-1978), scelte a Torino, tra quelle tuttora gelosamente custodite dai suoi eredi, verranno infatti ospitate al secondo piano dell'edificio, in vani finora mai u-tilizzati dalla Soprintendenza poiché ancora interessati dai lavori di ristrutturazione e riqualificazione. Essi sono ubicati nell'ala sud est, praticamente sopra gli ambienti dove ha sede il Nucleo di Tutela del Patrimonio Artistico dei Carabinieri, con accesso proprio di fronte a quello della Pinacoteca Nazionale, dove sono esposti in permanenza i lavori che vengono acquisiti man mano e che sono destinati dalla Soprintendenza alla propria Galleria. L'intervento su quest'ala non è del tutto completato (vanno effettuati ancora alcuni piccoli lavori di rifinitura), ma con la mostra dedicata a Treves la fruizione viene avviata ugualmente: una decisione assunta da Abita in pieno accordo col suo collega Francesco Paolo Cecati, responsabile della Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici, sotto la cui egida vanno avanti i lavori a Palazzo Arnone. Cecati tra l'altro è strenuo sostenitore della tesi secondo la quale le strutture pubbliche vanno restituite alla gente, al territorio anche in parte, se sussistono le condizioni, senza necessariamente dover attendere il completamento assoluto degli interventi riguardanti interi stabili. Nel nostro caso ì lavori interessanti Palazzo Arnone, riguardanti l'ala sud e il corpo centrale, iniziati due anni fa, è previsto vengano completati entro l'anno prossimo aprile.
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