La Casa delle Armi diventerà un museo Il Tempo - cronaca Roma 25/6/2005
Un tesoro dell'architettura contemporanea sta per essere restituito ai cittadini: presto sarà restaurata e riaperta la Casa della Scherma al Foro italico, uno dei maggiori esempi dell'architettura razionalista di epoca fascista, progettata da Luigi Moretti negli anni 1934-35. Completato nel 1936, l'edificio, conosciuto anche come Casa delle Armi, è costituito da due corpi che ospitavano in origine la biblioteca e la sala della scherma. Nel 1976 la struttura, di proprietà del Demanio, venne data in prestito al Ministero di Grazia e Giustizia che la adibì ad aula bunker per i processi di terrorismo, fra cui quello per il rapimento Moro. Oggi non è più necessario utilizzarla come aula giudiziaria, poiché a tale scopo risulta soddisfacente l'aula bunker del carcere di Rebibbia, mentre la sezione di Corte d'assise di Via dei Gladiatori è stata trasferita a Piazzale Clodio. Ma questo capolavoro dell'architettura del Novecento è ancora come sequestrato dal resto dell'area, in uno stato di degrado e destinato a magazzino, caserma carabinieri e, in ultimo ad archivio giudiziario della sezione civile. Dopo numerosi tentativi e in seguito alla mobilitazione del mondo culturale, sembra si sia giunti alla svolta: grazie all'accordo tra Comune, Tribunale e Ministero della Giustizia l'edificio sarà sgomberato entro l'anno e presto ristrutturato per essere forse adibito a Museo dello Sport. La struttura passerà dal Demanio al Comune, che provvederà a liberarla, trasferendo l'archivio giudiziario in una nuova sede in via Sante Bargellini, al Tiburtino. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Veltroni, dal ministro Castelli e dal presidente del Tribunale Luigi Scotti, che hanno presentato il programma di recupero. Il sindaco ha detto che l'accordo ha un «significato storico» e ha aggiunto: «E' un altro dei problemi annosi di Roma che è stato risolto, dal punto di vista culturale uno dei più impegnativi». Veltroni si è augurato di poter presto restituire ai cittadini anche Palazzo Barberini, in fase di ristrutturazione, e la Collezione Torlonia, per completare la riabilitazione dei tesori culturali capitolini. Il ministro Castelli ha parlato di «leale collaborazione tra istituzioni dello Stato». Ha poi demandato al Comune ogni decisione sulla destinazione dell'edificio. In proposito quella del Museo dello Sport sembra l'ipotesi più accreditata, attraverso «un restauro che sia il più possibile filologico». L'idea del Museo dello Sport non è nuova: da 4 anni esiste un progetto, con un preventivo tra i 18 e i 22 milioni, e ci sono già delle risorse stanziate dalla Finanziaria. 11 nuovo museo avrà a disposizione un anfiteatro di accesso, la superfìcie di 3.000 metri quadrati dell'edifìcio e 4700 metri quadrati di nuovi spazi ricavati dal sottosuolo. Il progetto, se approvato, dovrà poi raccordarsi con quello che riguarda l'intera area del Foro Italico. In attesa di poter rimettere piede nella nuova Casa della Scherma vale però la pena godersi la mostra di bozzetti e disegni originali di Moretti, allestita all'Archivio Centrale di Stato dell'Eur, anticipazione del progetto di una grande antologia delle opere dell'architetto nel 2007, per il centenario dalla nascita. |