Nasce il ministero del Mezzogiorno Corriere del Giorno 24/6/2005
ROMA - Nasce il ministero del Mezzogiorno. Il Senato ha dato il via libera definitivo in extremis al decreto legge che stava per scadere, in quanto fissato entro sabato 25 giugno. Il nuovo dicastero avrà competenze relative allo sviluppo e alle politiche di coesione dell'area. In particolare, il coordinamento e verifica degli interventi per lo sviluppo economico, territoriale e settoriale; esercizio delle funzione previste dalla legge in materia di strumenti di programmazione negoziata e di programmazione dell'utilizzo di fondi strutturali. E' previsto che il presidente del Consiglio o il ministro da lui delegato per il Mezzogiorno possa utilizzare 'anche' le strutture organizzative del dipartimento deiie Politiche di sviluppo e coesione presso il ministero dell'Economia. Per un più efficace coordinamento, anche a livello internazionale, sul contrasto alla pirateria informatica viene affiancata la Presidenza del consiglio al ministero per i Beni e le attività culturali; alcune norme del decreto, inoltre, prevedono una vigilanza sulla Siae da parte del ministro per i Beni culturali e del presidente del Consiglio dei ministri. Tra le norme del provvedimento anche le agevolazioni fiscali per i comitati promotori dei referendum sulla procreazione assistita. Una parte sostanziale del decreto, inoltre, reca disposizioni sulla verifica preventiva dell'interesse archeologico in aree oggetto di interventi per opere pubbliche. La Camera ha modificato le norme in diversi punti, sopprimendo la parte relativa ai vitigni autoctoni e prevedendo, quanto alle controversie relative ai prodotti lattiero-caseari, che i giudizi civili promossi entro la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, ossia oggi, restano devoluti alla competenza dei giudici ordinari. Quindi solo a partire da oggi le future controversie saranno di competenza dei giudici amministrativi. Altre norme, infine, riguardano il potenziamento dell'Ufficio per il federalismo amministrativo. Vengono inoltre assegnati 7 milioni di euro annui, a decorrere dall'esercizio finanziario 2005, per l'incentivazione della produttività del personale del ministero dell'Istruzione. E' previsto, inoltre, che gli istituti di ricerca iscritti all'Anagrafe nazionale delle ricerche possano destinare le entrate derivanti da attività svolte nei confronti di terzi, su base convenzionale, anche all'incentivazione del personale addetto alle ricerche. Vengono anche sdoganate alcune categorie di monete, ritenute di limitato valore, dalle prescrizioni del codice dei Beni culturali sull'alienazione, il commercio e l'esportazione. Quanto al settore della previdenza pubblica, al posto del testo unico, previsto dalla delega al governo nella legge 243/2004, il decreto prevede l'emanazione di due testi unici: uno per la previdenza obbligatoria e l'altro per la previdenza complementare. |