GLI SCAVI Sotto il Foro anche un orto botanico - La Rocca: «Progetto urbanistico dal Campidoglio al parco dell’Appia di SALVATORE SPOTO Il messaggero, Giovedì 23 Giugno 2005
IL FORO dell’antica Roma, regno del disordine? Nulla di tutto questo. Adesso bisogna riscrivere libri e opuscoli al passo con le nuove scoperte. I romani del passato disponevano anche di un orto botanico, con fontanili, ruscelletti e statue di poeti greci. E il tempio dell’imperatore Traiano, prospiciente ai “mercati” allo stesso intitolati? Baggianate, gli archeologi non lo hanno trovato. La verità è saltata fuori ieri, in occasione di un incontro all’Istituto nazionale di studi Romani presieduto dal professor Mario Mazza, ordinario di Storia romana alla ”Sapienza”. Con lui c’era il professor Romolo Augusto Staccioli, ordinario di Epigrafia antica, il professor Paolo Sommella, luminare dell’antica topografia romana. Si sono confrontati con Eugenio La Rocca, sovrintendente per l’archeologia romana ed il suo team di studiosi che sono riusciti a togliere il secolare velo che copre il ventre di Roma. «Siamo andati a ritroso nel tempo - spiega il professor Eugenio La Rocca - dallo strato moderno siamo passati a quello medievale e, da questo, a quello antico. I segreti rivelati? Tanti». Com’era, per esempio, il Foro dopo la caduta dell’impero? Monumenti, sempre più decadenti, e poi molte casette con le stanze davanti ed un orticello nella parte posteriore. La Rocca ha aggiunto che si procederà a un progetto urbanistico complerssivo per l’area che va dal campidoglio al parco dell’Appia Antica. «La distruzione del Foro è avvenuta rapidamente - spiega Eugenio La Rocca - la possiamo datare intorno al nono secolo, quando il marmo di colonne e capitelli servì come materiale per la costruzione delle Mura vaticane ed, in parte, fu venduto per edificare». Le maggiori sorprese sono state quelle riservate dal Foro di Traiano. Roberto Meneghini, responsabile dell’Ufficio dei Fori Imperiali, ricorda due statue di Daci e le gigantesche colonne trovate nel Foro di Traiano, una bottega di vasaio del 1400. E aggiunge: «Ci sono anche tombe preistoriche nell’area del Foro di Cesare». Il giardino, definito dagli antichi autori, come “il più bello del mondo” è stato trovato nel luogo noto per la presenza del tempio della Pace. E’ proprio vero, Roma non finisce mai di stupire.
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