AGRIGENTO: Nella Valle dei Templi è di nuovo Far West Sicilia Agrigento 17-GIU-2005
ABUSIVISMO. Dopo gli allarmi dei giorni scorsi i vigili scoprono altre costruzioni in «zona A»
Tre sequestri al giorno, due dei quali avvengono quasi sempre nella zona A del Parco Archeologico della Valle dei Templi. A conferma di quanto emerso nei giorni scorsi, è riesploso ufficialmente il fenomeno dell'abusivismo edilizio nel sito che, per eccellenza, non dovrebbe veder sorgere alcun fabbricato. Giorno dopo giorno si capisce che dietro la faccenda non ci sono solo chiacchiere o illazioni, ma dati di fatto accertati dai vigili urbani della Squadra Edilizia.
Gli agenti della Polizia Municipale, anche dopo le segnalazioni documentali e fotografiche diffuse dall'ambientalista Giuseppe Arnone, sono passati al contrattacco, con blitz quotidiani anche nelle zone meno battute negli anni scorsi, vedi appunto la zona A.
Nella zona in cui le case abusive si continuano a costruire, ma che, rispetto al recente passato, vengono scoperte e segnalate all'autorità giudiziaria, con tanto di denunce dei legittimi proprietari. E non è ancora finita, alla luce di nuovi possibili sequestri.
Sono tornati a costruire abusivamente nella zona A del Parco Archeologico della Valle dei Templi.
Sprezzanti del pericolo di essere denunciati, o forse più semplicemente, ignoranti in materia di leggi, leggine e decreti ministeriali o regionali, gli amanti del «mattone selvaggio» hanno ripreso alacremente le loro attività. E, per farlo, hanno scelto proprio la zona «rossa», quella in cui, in teoria, non si potrebbe piantare neppure un chiodo nel terreno. E, invece, altro che chiodi, sono spuntati su e giù nella valle. Chi pensa si tratti di un piccolo rigurgito di illegalità, fatto di altrettanto piccoli abusi edilizi si sbaglia. I vigili urbani della squadra edilizia, nell'arco degli ultimi dieci giorni, hanno effettuato almeno cinque sequestri tra contrada Mad-dalusa e l'ingresso di San Leone. A destare particolare meraviglia tra le stesse forze dell'ordine è stato il constatare che gli abusi erano stati compiuti nella zona off limits per eccellenza. Quella che molti fanno risalire al sito in cui si erge anche un noto albergo e una serie infinita di altre abitazioni, ovviamente abitate dai legittimi proprietari. Per nulla pavidi delle sanzioni applicate negli anni scorsi a chi alzava case di varia grandezza, i nuovi costruttori hanno ripreso gli attrezzi del mestiere ed eretto fior di villette, alcune anche con giardino annesso. A rendersi conto della nuova recrudescenza di abusivismo edilizio nel cuore pulsante della Valle dei Templi sono stati dunque gli infaticabili agenti della Polizia municipale i quali sono tornati indietro con la memoria ai tempi in cui nella zona A si registrava una denuncia dietro l'altra, con annesso sequestro del cantiere. Dopo l'esplosione di provvedimenti risalenti ai primi anni Novanta, cadde il silenzio. Adesso la «musica» sembra essere cambiata e di molto. Nei giorni scorsi, come se avesse intuito che la pentola dell'illegalità nel campo dell'edilizia era tornata a bollire, il vice presidente del Consiglio comunale ed esponente nazionale di Legam-biente, Giuseppe Arnone, disse che «nella zona a era tornato l'abusivismo edilizio».
Affermazioni che, come al solito, alzarono un polverone di considerazioni e commenti, avallate però da fotografie scattate dallo stesso Arnone e date in pasto agli organi di informazione. Qualche giorno dopo - ma in verità anche qualche giorno prima - altre foto le avevano scattate i vigili urbani che con la loro Jeep di fresca immatricolazione avevano passato al setaccio dalla metà di maggio le stradine spesso sterrate di contrada Maddalusa e dintorni.
La situazione in continua evoluzione era dunque da tempo presa in debita considerazione dalle forze dell'ordine che giorno dopo giorno hanno trovato conferma ai loro sospetti.
Non manca il risvolto negativo della medaglia. Visto che gli agenti della polizia municipale, procedono al ritmo di due o tre sequestri al giorno sono costretti a tare i salti mortali per depositare in Procura la documentazione del sequestro appena compiuto. Scaduto infatti questo lasso di tempo previsto dalle norme vigenti in materia di contrasto all'abuso edilizio, il lavoro delle forze dell'ordine va inesorabilmente perduto. A rendere difficile e ancor più disagevole il lavoro dei vigili è la mancanza di un supporto aerofotogrammetico. L'ultimo dato in loro possesso è quello risalente al 1998. Tanto, troppo tempo è trascorso da quella data. Agrigento e la sua Valle è notevolmente cambiata anche nelle zone in cui molti speravano non cambiasse nulla. Vedi appunto la zona A, dove si torna a parlare di Far west edilizio. Tanto che nei prossimi giorni si attendono nuovi colpi di scena.
FRANCESCO DI MARE
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