II Ponte sullo Stretto, i danesi e i conflitti d'interesse R.St. 10-GIU-2005
ROMA - Lunedì prossimo sarà una giornata importante per il Ponte sullo Stretto di Messina: la commissione che dovrà scegliere la migliore offerta fra le due presentate, si riunirà infatti per la prima volta. I due concorrenti in campo sono la cordata guidata da Astaldi e quella capeggiata da Impregilo. La commissione giudicatrice, istituita dalla Società Stretto dì Messina presieduta da Pietro Ciucci, è composta da sei membri più il presidente. Fra i componenti della commissione, tre sono stranieri: Ian Firth, William Vati Impe e il danese Niels j. Gimsing del Dipartimento di Ingegneria strutturale dell'Università tecnica dì Danimarca. Fin qui nulla di strano, visto che si tratta di una commissione mista composta per metà da tecnici esperti dì ponti, territorio e urbanistica. Peccato, però, che uno dei membri, il danese Gimsing, sìa in forte odore di conflitto di interessi. Vediamo come stanno le cose: per la realizzazione del Ponte sullo Stretto le cordate in gara sì sono affidate a due progettisti. La Astaldi ha chiamato i giapponesi di Chodai, prima società al mondo per la progettazione di ponti che ha al suo attivo l'Akashi Bridge, vale a dire il più lungo ponte sospeso finora costruito. Il consorzio guidato da Impregilo, invece, ha affidato l'elaborazione del suo progetto ai danesi dello studio Cowi, che ha progettato e supervisionato i lavori dello Storaebelt Bridge, il secondo ponte sospeso più lungo del mondo che unisce le due isole danesi di Zealand e Funen. Ebbene, Niels J. Gimsing, che come detto fa parte della commissione giudicatrice per il Ponte di Messina, dal 1989 al 1998 ha lavorato come consulente della Cowi proprio per la progettazione dello Storaebelt Bridge, ovvero la società alla quale Impregilo ha affidato l'elaborazione progettuale del Ponte sullo stretto. Un intreccio imbarazzante che sarebbe stato molto meglio (e facile) evitare, visto in Italia o nelle Università dei cinque continenti esistono sicuramente tecnici indipendenti in grado di poter giudicare con assoluta serenità i progetti per il Ponte di Messina.
|