BARI-La Puglia ha il Piano paesaggistico. Aiuterà a salvaguardare il territorio Corriere del Mezzogiorno, 16/01/2015
La sottoscrizione questa mattina a Roma da parte di Franceschini e di Vendola Il governatore: spero che in futuro si salvino le nostre esperienze innovative
La Puglia ha il suo Piano paesaggistico territoriale. La sottoscrizione stamani a Roma, in sede di ministero. «Con tanto ritardo, ma finalmente si firma un Piano paesaggistico sulla base di una norma del Codice dei Beni culturali del 2004» ha commentato il ministro per i Beni culturali e paesaggistici, Dario Franceschini. «È uno strumento fondamentale, che aiuta a salvaguardare il territorio e aiuterà anche a rendere più veloci e trasparenti le diverse autorizzazioni e i diversi atti amministrativi. È importante che le altre Regioni prendano esempio dalla Puglia».
Alla firma era naturalmente presente anche il governatore della Puglia, Nichi Vendola. Il presidente della giunta regionale non ha nascosto il suo orgoglio per l’avvenuta sottoscrizione del Piano.
«Ci sono Regioni - ha detto ancora il ministro - che sono avanti, come la Toscana, insieme a noi in questo lavoro, e altre Regioni che invece sono ferme. Io spero che la giornata di oggi serva come stimolo, e noi lavoreremo perché serva come stimolo, e anche come riferimento perché i contenuti di questo piano sono molto positivi e innovativi». Vendola: spero si salvino i miei 10 anni A margine dell’incontro con Franceschini, il presidente della Regione si è concesso, sollecitato dai cronisti, una riflessione sul dopo Vendola. «Non so come sarà la Puglia del dopo Vendola. Spero che tutte le cose innovative, tutte le esperienze positive, le buone pratiche che sono state costruite in un decennio possano essere un patrimonio condiviso nel futuro. Naturalmente c’è tanto da migliorare, tanto da fare, spero che una nuova classe dirigente sia in grado di fare ancora meglio, di svolgere i compiti fondamentali, che sono i compiti del cambiamento». Comunque il governatore è orgoglioso di quanto ha fatto in questi dieci anni. «Oggi noi siano terra d’avanguardia e di questo sono contento perché nell’Italia del fango, degli eventi meteorologici estremi, della vulnerabilità di un territorio che è ferito mille volte, noi proviamo a voltare pagina e diamo un buon esempio a tutta l’Italia. Sono molto orgoglioso di rappresentare quella parte di Sud che vuole essere un po’ più avanti, che vuole cimentarsi con le buone pratiche». |