TOSCANA - PAESAGGIO. Poli risponde a Marson: chiuderanno tutte le cave di Luca Dini IL TIRRENO 15 gennaio 2015
MINUCCIANO La lettera aperta dell'assessore regionale Anna Marson sul piano paesaggistico che riguarda le cave delle Alpi Apuane non poteva che suscitare reazioni in Garfagnana. In particolare, è Nicola Poli, sindaco di Minucciano e da sempre in prima linea sulla vicenda, a rispondere alle parole dell'assessore. «Lo stesso incipit della lettera dell'assessore Marson tradisce l'errata prospettiva del suo lavoro - esordisce Poli - quello licenziato dai suoi uffici non è un mero "Piano paesaggistico", ma è, dovrebbe essere, un "Piano Integrato del territorio con valenza di Piano paesaggistico". «Quindi non uno strumento di mera tutela e protezione del bene paesaggio, ma un piano programmatico ben più vasto che promuova lo sviluppo, la valorizzazione e il corretto sfruttamento del territorio della Regione, sotto ogni angolazione: culturale, paesaggistica, urbanistica, economica. Così il piano, invece, rappresenta un grave e pericoloso strumento di indebolimento del tessuto sociale – economico delle popolazioni delle Apuane. I vincoli paesaggistici stati erano già vigenti e sempre rispettati. Il PIT ha introdotto limiti ulteriori, procedimentalizzazioni più gravi e, soprattutto, divieti specifici nelle modalità di conduzione delle attività estrattive che non erano presenti e che, a parere mio e di tutti gli esperti in questi mesi consultati, non trovano alcuna giustificazione scientifica. È provocatorio affermare che ci sarà maggiore occupazione e che l'economia locale non rischia nulla perché il piano così concepito porterà alla chiusura di tutti i bacini estrattivi per i quali in parte diverrebbe impossibile ottenere i rinnovi delle autorizzazioni alla prossima scadenza, ed in parte perché diverrebbe palesemente antieconomica la perpetrazione della coltivazione». Nella sua lettera, l'Assessore Marson chiede di riportare la discussione sui contenuti effettivi del Piano, senza allarmismi che ritiene ingiustificatamente lanciati da chi vorrebbe rompere quella relazione positiva fra ambiente e lavoro che lei avrebbe ricercato. «Il comune di Minucciano non è portatore di un interesse particolare ed ha a cuore tanto il rispetto del suo paesaggio, quanto il mantenimento e lo sviluppo del suo tessuto economico sociale, ma le osservazioni che ha presentato alla delibera adottata dal Consiglio non sono state tenute nella minima considerazione - conclude il sindaco Poli - spero quindi che il consiglio regionale possa emendare quel testo, non solo ripartendo dal testo di luglio, ma anche adoperando su quello gli aggiustamenti da noi suggeriti ed ignorati dalla giunta».
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