LIGURIA. AMBIENTE E PAESAGGIO. Lavori dopo l'alluvione, bufera giudiziaria alla Spezia MARCO PREVE 14 gennaio 2015 LA REPUBBLICA
Quattro arresti, indagato l'ex sindaco di Monterosso Angelo Maria Betta
LE ACCUSE riguardano i lavori di somma urgenza con cui vennero realizzate, per circa 220 mila euro, nell'alveo del torrente Pastanelli alcune cosiddette "briglie selettive", ossia veri e propri muri di cemento traforato, lo scopo dei quali era quello di far passare l'acqua e bloccare eventuali corpi estranei. Un'opera criticatissima fin dall'inizio per l'impatto paesaggistico.
Ma per la Finanza e la procura di La Spezia non era questo il problema principale. Intercettazioni telefoniche e ambientali e prove documentali sarebbero sufficienti, secondo gli inquirenti, a poter dimostrare che le briglie non solo sarebbero costate più del dovuto, ma in caso di un'altra piena del torrente, per l'assenza di palificazioni e fondamenta, non avrebbero retto.
Paradossalmente, gli amministratori di Monterosso (l'attuale nuova giunta è estranea all'inchiesta) avrebbero approfittato delle enormi somme (frutto anche di raccolte private, e tra queste quella dell'Espresso e di Sky) riversatesi sulle Cinque Terre dopo la tragica alluvione che uccise 12 persone.
Si legge nella nota stampa della Finanza che «gli investigatori si sono trovati di fronte ad uno schema criminale ben noto e collaudato nel campo degli appalti relativi alla realizzazione di opere pubbliche: il Comune, avendo ingenti disponibilità liquide da erogare in somma urgenza...ha potuto utilizzare le procedure... senza una progettazione preliminare; pertanto non esiste modo, a priori, di poter valutare la congruità economico/finanziaria delle opere in realizzazione. Sfruttando tali aspetti procedurali, sono stati quindi predisposti atti falsi per contabilizzare sia lavori inesistenti che falsi stati di avanzamento lavori e, successivamente, per certificare la regolare esecuzione e collaudo delle opere».
Le indagini mirano ora a scoprire eventuali episodi corruttivi, ed inoltre sono aperti altri filone d'indagine sempre relativi a lavori post alluvione.
Betta, molto legato all'ex senatore Luigi Grillo che a Monterosso vive, è stato sindaco di centrodestra ma che alla sua rielezione beneficiò dell'astensione del Pd locale che, a sorpresa, decise di non presentare una propria lista. Betta è stato molto criticato per aver dato il via ad una serie di cementificazioni in paese come la costruzione di due autosilos all'ingresso dell'abitato o la realizzazione controversa della prima piscina privata delle Cinque Terre.
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