Multata perché illustrava le catacombe L’assessore: sanzioni solo alle finte guide CLAUDIA BRUNETTO LA REPUBBLICA 06 aprile 2014 08 sez. Palermo
Stancheris chiede buonsenso: “Bisogna punire solo chi viene pagato illecitamente”
MILLETRECENTO firme per chiedere l’annullamento della multa di mille euro fatta dai vigili urbani ad Alessia Franco, giornalista e autrice di un libro per ragazzi sulle catacombe dei Cappuccini, colpevole di avere accompagnato gratuitamente una scolaresca a scoprire le mummie protagoniste del libro e di avere, quindi, esercitato senza titolo la professione di guida. E mentre il caso è esploso a livello nazionale, le istituzioni locali tacciono. Con l’aggravante che non si tratta di un caso isolato. Sulla pagina Facebook dedicata alle Catacombe, infatti, continuano a moltiplicarsi le testimonianze di persone prese di mira e nei casi peggiori multate per avere accompagnato gruppi di amici e parenti gratuitamente in giro per la città. Linda Mongelli, per esempio, pugliese di origine ma residente in città, è finita in tribunale per contestare la multa di mille euro, verbalizzata dai vigili per avere raccontato a un gruppo di amici pugliesi la storia di Santa Rosalia davanti alla cattedrale. La stessa cosa farà la Franco che ha deciso di non pagare la multa e di fare ricorso. Dall’ordine dei giornalisti di Sicilia è partita
anche una lettera per il sindaco Leoluca Orlando in cui si chiede di fare un passo indietro.
Ma cosa pensa di questi episodi Michela Stancheris, assessore regionale al Turismo che ha sbloccato dopo anni gli esami per guida turistica perché crede che «questa professione rappresenti un investimento necessario per il turismo in Sicilia»? «Questo non significa — dice l’assessore — impedire a una giornalista o a chiunque altro di illustrare i luoghi gratuitamente a un pubblico in assenza di un rapporto professionale. Confermo il netto contrasto all’abusivismo, ma è evidente che il sistema non può ammettere distorsioni, si creerebbe una situazione di terrore, quasi come se fosse reato parlare di un bene architettonico, monumentale o paesaggistico. Insomma, è vietato commercializzare una torta senza rispettare le normative sanitarie, ma ciò non significa non poter sfornare un’ottima crostata per una sagra di paese ». In tre parola: «Ci vuole buonsenso ». Certamente servirà per gestire l’iniziativa del Comune “Palermo apre le porte” con centinaia di ragazzini che in queste settimane illustrano ai turisti i momenti della città.
I controlli degli agenti hanno portato in un anno a circa 200 verifiche e a una quarantina di verbali con sanzioni che vanno da 1.000 a 1.600 euro. Nel 2014 sono stati effettuati 33 controlli e 4 verbali. «Credo sia sacrosanto — conclude l’assessore — distinguere tra la tutela di una professione e la libertà di espressione. Le multe dovrebbero rappresentare la giusta punizione per chi esercita impropriamente una professione, circostanza che presuppone la fornitura di un servizio contro compenso, viceversa, diviene assurdo immaginare una sorta di monopolio culturale delle guide turistiche ».
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