Cultura, turismo e un museo dalle miniere Trabia-Tallarita Angela di Marzo MF Sicilia 16/4/2005
I suoi antichi pozzi e i suoi edifici raccontano la storia della Sicilia dei minatori. Ora quel bacino minerario di Trabia-Tallarita nei comuni di Sommatino e Riesi, in provincia di Caltanissetta, diventerà un sito storico e culturale grazie al progetto di restauro e musealizzazione dell'ex centrale elettrica Palladio e della sua area, che diventerà così un luogo a forte attrazione turistica. Il piano, redatto dalla sovrintendenza regionale ai beni culturali di Caltanissetta e finanziato con i fondi europei delPor 2000-2006, per untatale di 5.508.064 euro, prevede il recupero funzionale di altri due fabbricati nell'area di Trabia, ovvero il restauro di calcaroni e forni «Gill», la messa in sicurezza di tutto il sito e la sistemazione, l'illuminazione dei percorsi e la segnaletica illustrativa. I lavori sono stati appaltati a luglio dello scorso anno, ma a causa del maltempo e di ulteriori indagini diagnostiche sul terreno, necessarie per l'avvio delle opere, gli operai hanno avviato gli interventi solo di recente. «Siamo sicuri», spiega Alessandro Ferrara, condirettore dei lavori, «che entro i mesi estivi riusciremo a recuperare il tempo perduto». In particolare, il progetto prevede interventi di restauro, recupero e adeguamento tecnologico dei fabbricati esistenti, oltre a quelli di sistemazione esterna. Per la ex centrale elettrica Palladio e i corpi annessi non solo è previsto l'intervento di restauro ma anche di trasformazione in museo. «Sarà la sede del museo della scienza e della tecnica, come previsto da una legge regionale del 1991», aggiunge Ferrara, «e racconterà la storia delle miniere siciliane, e in particolare di questo sito, uno dei più importanti dell'isola per l'estrazione di zolfo. Gli altri due fabbricati dell'area saranno invece destinati a sala convegni con foresteria e mensa per coloro che parteciperanno agli incontri che si potranno organizzare nella struttura». Il progetto riguarda anche la realizzazione di caffetteria e book shop. Altri due edifici nell'area della Trabia, gli ex uffici e le ex poste saranno sottoposti a interventi di recupero, così come un vecchio fabbricato nell'area Tallarita da destinare a locale tecnico e gli impianti di fusione dello zolfo. Dal punto di vista turistico, il recupero del bacino minerario rappresenta un'occasione unica per rilanciare un'offerta di beni e servizi per un vasto numero di visitatori e studiosi di quello che è stato il fenomeno sociale ed economico più significativo per le popolazioni dei luoghi negli ultimi due secoli. La valorizzazione del bacino minerario riveste infatti un'importanza culturale straordinaria legata alla storia dei popoli delle due cittadine, Sommatino e Riesi, che divisero il destino della miniera specialmente in relazione al lungo elenco di morti che queste realtà hanno subito durante il periodo dell'attività estrattiva. Ma la sovrintendenza punta soprattutto sul progetto del museo. È allo studio, infatti, un accordo di programma con la provincia regionale di Caltanissetta e i comuni di Sommatino e Riesi per utilizzare loro fondi finanziari al fine di arricchire l'allestimento museale e puntare a una gestione moderna e partecipata di tutto il bacino. Per la struttura museale si prevede la gestione diretta da parte dell'amministrazione regionale; agli enti locali, provincia e comuni interessati invece quella dell'ospitalità, la tutela, la vigilanza e la manutenzione del Parco minerario. La fine dei lavori è prevista per il 2006. «Avremo comunque la possibilità di prolungare le opere fino al 2007, ovviamente fornendo un resoconto dettagliato di tutti gli interventi», osserva Ferrara. Sarà allora che al fine di divulgare la conoscenza del nuovo sito turistico e attrarre gli appassionati sarà avviata la campagna di comunicazione. Essenzialmente si tratterà di pubblicazioni cartacee e su internet. In una prima fase l'obiettivo sarà quello di richiamare l'interesse soprattutto di scuole, università, studiosi di ogni genere e visitatori.
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