La camera di Commercio di Sondrio sostiene “ProVinea” A.O. 13 apr 2005 PROVINCIA ED. SONDRIO
SONDRIO La Camera dì commercio di Sondrio, insieme all'amministrazione provinciale, ha aderito alla candidatura presentata al ministero dei Beni e le attività culturali per includere nella proposta italiana della Lista del Patrimonio Mondiale Unesco anche l'area del versante retico su cui si estendono i vigneti terrazzati quale "paesaggio culturale evolutivo e vivo". È quanto comunicato dalla Fondazione ProVinea "vita alla vite di Valtellina", associazione che riunisce i produttori associati al Consorzio di tutela vini di Valtellina e nata con il fine di tutelare il territorio, il paesaggio e l'ambiente viticolo terrazzato provinciale, nei giorni scorsi dopo la delibera dell'ente camerale. «Avere ottenuto l'appoggio della camera di commercio -ha commentato il presidente della fondazione, Domenica Triacca - è molto importante per il nostro progetto, anche se in parte ce lo aspettavamo, in quanto le nostre iniziative hanno beneficiato fin dal principio del sostegno dell'ente camerale ed è uno stimolo a proseguire il percorso alla fine del quale vogliamo ottenere il giusto riconoscimento per il valore storico e culturale dei vigneti terrazzati valtellinesi».
ProVinea, che si trova a gestire sia l'istruttoria della candidatura e la promozione, dell'iniziativa, si occuperà anche dell'allargamento della associativa della Fondazione, elemento decisivo per il buon esito di questo progetto. Inoltre l'ente si occuperà anche del fondo di rotazione costituito dalla Provincia per il finanziamento di quegli interventi di manutenzione da farsi sul versante retico che è stato terrazzato. «Siamo abbastanza soddisfatti - ha dichiarato il direttore di ProVinea, Sandro Faccinelli - ma non possiamo fermarci qui, mancano all'appello soggetti fondamentali è mi riferisco a comunità montane e comuni. Bisogna trovare un consenso generalizzato per la candidatura Unesco. Vorrei mettere in risalto che ProVinea riunisce al suo interno enti pubblici e privati, istituti di ricerca, associazioni di categoria, viticoltori e produttori di vino».
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