In Campania record di costruzioni abusive 13 APR 2005 Sole 24 Ore Sud
Ancora gravi abusi edilizi sulla Costiera amalfitana, mentre Legambiente torna a denunciare l'aggravarsi del fenomeno al Sud in coincidenza con il condono del secondo Governo Berlusconi. La scorsa settimana nella cittadina salernitana di Conca dei Marini, nei pressi della «Grotta dello smeraldo», la Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato un albergo con annesso stabilimento balneare. La struttura, di circa 1.500 metri quadri, era stata realizzata mediante sbancamenti di roccia e gettate di cemento sugli scogli. Operazioni che aggredivano la natura di una zona riconosciuta dall'Unesco patrimonio dell'Umanità e, quindi, sottoposta a particolari vincoli. La vicenda è emblematica, indice della gravita del fenomeno abusivismo, cui Legambiente dedica un'intera sezione del rapporto «Ambiente Italia 2005». Secondo l'associazione ambientalista in Campania ha sede il 19,23% delle 40mila costruzioni abusive censite per il 2003 a livello nazionale. Una leadership cui fanno seguito il 13,8% della Sicilia e l'I 1,1% della Puglia. Calabria, Basilicata e Sardegna fanno registrare insieme il 22,4 per cento. L'intero Centro Italia da solo raccoglie appena il 12,44%, il Nord-Ovest il 10,11% e il Nord-Est il 9,60 per cento.
L'abusivismo insomma, secondo il rapporto di Legambiente, si concentra soprattutto «nelle quattro regioni a forte presenza mafiosa con oltre il 55% delle costruzioni». Il fenomeno ha conosciuto un'impennata da tre anni a questa parte, colpa, a dire degli ambientalisti, dell'effetto annuncio del condono. Nel 2001 le costruzioni abusive erano 28.300 in tutta Italia (17,6% in Campania, 15,9%, in Sicilia, 11,1% in Puglia, 16,91% nelle altre regioni del Sua ed in Sardegna). Già nel 2002 si registrava un lieve incremento, con un totale di 30.800 abusi prefiguranti i 40mila dell'anno successivo. A guidare la classifica la solita Campania, a quota 19,2%, seguita da Sicilia (13,8%) e Puglia (12,4 per cento). Il resto del Sud e la Sardegna si attestavano al 17,11 per cento.
L'effetto annuncio del condono ha quindi invertito la tendenza decrescente che si era registrata dal 1998 (34mila abusi in Italia, il 19,8% dei quali in Campania) al 2001.1 dati definitivi sulla sanatoria edilizia, attraverso i quali sarebbe possibile fare un quadro ad oggi del fenomeno, non sono ancora disponibili. Risulta tuttavia che nei soli cinque capoluoghi della Campania (regione cui storicamente spetta il primato per l'abusivismo) le richieste di condono sono 10.360.
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