Un polo per la ricerca sui beni culturali Alessandro Tartaro 10 apr 2005 GAZZETTA DEL SUD Cosenza
GRIMALDI - Nei locali della sala consiliare del Comune, davanti ad un pubblico numeroso si è svolta la nona edizione della Conferenza internazionale sulla "Conservazione e la preservazione dei beni immateriali". Voluta ed organizzata dal Centro di Antropologie e Letterature del Mediterraneo del Dipartimento di Filologia dell'Università della Calabria, con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocini della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, della Provincia di Cosenza, l'amministrazione comunale di Grimaldi ha realizzato questa importante iniziativa, che ha avuto come argomento gli "spazi perduti e spazi rifondati. Mito, realtà, identità" e la cui prima sessione di lavoro si è tenute nell'aula magna dell'Ateneo cosentino. A dare il via alla interessante manifestazione, coordinata dal docente universitario di Arcavacata, Vito Teti, e che si basa costantemente su letteratura, arte e architettura,è stato il sindaco Pino Albo che,ribadendo come l'Amministrazione comunale voglia continuare a promuovere cultura ha detto di sentirsi onorato che il suo Comune è stato affiancata ai nomi prestigiosi di note università italiane, quali Roma Firenze, Torino e Cosenza. Dopo la prolusione di Luigi Lombardi Satriani dell'Ateneo La Sapienza di Roma, il rettore Giovanni Latorre ha fatto detto che «la Calabria è il crocevia della cultura italiana e del mon do intero», atteso che il suo patrimonio culturale è immenso anche se purtroppo non valorizzato, con scarsa attenzione della classe politica forse pei mancanza di progetti adeguati il presidente della Conferenza permanente interuniversitaria sulla Conservazione del Beni Culturali Enzo D'Angelo docente dell'Università di Firenze, ha chiesto più attenzione cui la memoria collettiva, che rischiano di essere danneggiati. D'Angelo ha inoltre relazionato sulla difficoltà di percepire e gestire i beni immateriali, «anzi - ha continuato - in vari modi la stessa divisione tra beni materiali ed immateriali oggi è sempre più difficile sia per gli arricchimenti della critica e degli strumenti che per le continue scoperte scientifiche. Ecco perché, ha concluso, è necessario creare in Calabria una scuola di pensiero per una ricerca permanente sui beni culturali». Interrogandosi sui bisogni di strutture meridionali, il grimaldese Gabriel Niccoli, docente presso la St. Jerome's University di Waterloo (Canada), ha proposto di pensare, dopo la recente realizzazione a Torino del terzo polo nazionale per la conservazione ed il restauro deciso dal Ministero dei Beni Culturali, anche ad un quarto polo proprio a Cosenza, collaborando con Università diverse i-taliane ed estere. Ha inoltre relazionato sul tema "Tra due solitudini: vita e spazialità in ventate".
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