IBC - EMILIA ROMAGNA L'archivio dei tesori Francesca Guggi Resto del Carlino - Emilia Romagna 09-APR-2005
Museo a cielo aperto, l'Italia è universalmente riconosciuta come la sede dei più grande patrimonio artistico mondiale, ricco di tesori interessanti ma spesso poco conosciuti.
Visitabile fino a domenica nei locali della Fiera di Ferrara, il Salone del Restauro si conferma quindi, anche in questa XII edizione, un evento espositivo di grande qualità, in cui l'ampia panoramica su materiali e tecniche all'avanguardia si accompagna alla possibilità -anche per i non esperti— di scoprire aspetti affascinanti. Accanto alla presentazione dei restauri effettuati su alcuni dei simboli del nostro, patrimonio culturale recentemente riportati agli antichi splendori e in aggiunta alla riflessione sui temi più sentiti in materia di conservazione e restauro, il Salone ripropone con forza la collaborazione con l'Istituto dei Beni Culturali dell'Emilia Romagna, per uno sguardo di particolare attualità sulla situazione del nostro territorio.
Unica regione in Italia ad essersi attrezzata con un organo apposito per il lavoro sistematico di censi mento e catalogazione del patrimonio, l'Ibc appunto, l'Emilia Romagna vanta più di 365 musei, in maggioranza civici e perciò testimoni della coscienza di questa terra riguardo le proprie risorse e la propria storia.
La ricognizione effettuata dall'Istituto ha mostrato un territorio ricchissimo, i cui musei, delle tipologie più disparate, e il patrimonio librario di grande valore (oltre 1000 biblioteche dislocate in maniera capillare) costituiscono il tema di fondo della mostra 'Cantieri Culturali'. Una prima sezione dell'esposizione riguarda i musei: madonne lignee, burattini, dipinti e strumenti musicali sono gli oggetti prescelti per illustrare l'attività di valorizzazione e continuo miglioramento nella qualità dell'offerta culturale dei molti musei del nostro territorio.
«In richiamo alla legge regionale 18 del 2000 sulle norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali — ha spiegato la dottoressa Luisa Bitelli — le principali attività che i musei e l'Istituto mettono in atto per migliorare il servizio sono lo studio e la catalogazione delle collezioni, programmi di conservazione e restauro, apertura di nuove sedi o ristrutturazione di già esistenti e creazione di sezioni didattiche». Attraverso quattro direttrici principali, nuovi allestimenti, didattica, catalogazione e restauro, la mostra racconta una quarantina di casi esemplari realizzati negli ultimi cinque anni, dal museo del Sole di Cervia al Museo del Tricolore di Reggio Emilia.
da un vaso attico del Museo Archeologico dì Bologna alle uniformi del Museo del risorgimento di Ferrara, ed altri ancora. Una seconda: sezione è invece;dedicata ai nuovi spazi per le biblioteche e gli archivi .e illustra una serie di : interventi di ristrutturazione o nuova costruzione realizzati in Emilia Romagna negli ultimi cinque anni: la 'Sala Borsa-di Bologna, la biblioteca comunale di Ferrara 'Giorgio Bassani', la biblioteca 'Cesare Pavese' di Parma ed altre diffuse in tutto il territorio. Collocati in luoghi aperti e significativi per la città ristrutturati in spazi luminosi divisi in sezioni diverse e attrezzati di postazioni multimediali e telematiche, i locali del sistema di biblioteche pubbliche della nostra regione si sta adattando agli standard di qualità richiesti dallo Stato. II panorama che emerge è stato descritto dalla dottoressa Liana D'Alfonso come «una organizzazione bibliotecaria che sempre più si misura con esigenze nuove e con un'utenza che si differenzia e si trasforma, ma anche un'organizzazione: che riesce integrare le nuove tecnologie telematiche in un'offerta di servizi sempre più ricchi»
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