Tutto in un solo sito il patrimonio culturale d'Italia: un immenso catalogo on line Niccolò Gori Sassoli Il Riformista, 11 aprile 2005
ARCHIVI ELETTRONICI 2. E ATTIVO DALLA FINE DI MARZO ALL'INDIRIZZO WEB WWW.INTERKETCULTURALE.IT
Studiare antichi manoscritti on line, consultare virtualmente preziose partizioni musicali, confrontare in rete pubblicazioni rare e distanti tra loro. E' possibile anche in Italia, visitando la pagina web www.inter-netculturale.it, attiva dalla fine di marzo. Il sito, realizzato dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane e per le Informazioni bibliografiche del ministero per i Beni e le Attività Culturali, permette di accedere a molti dei contenuti classificati nell'ambito della Biblioteca Digitale Italiana (Bdi) l'organismo creato per guidare la digitalizzazione dell'immenso patrimonio delle biblioteche, degli archivi e dei musei italiani. Operativa dal 2001, la Bdi lavora inizialmente per far convergere i diversi programmi per la digitalizzazione dei beni librari nazionali, sviluppatisi in modo incoerente e frammentato negli anni della rivoluzione informatica. A questo proposito viene messo a punto lo schema Mag, Metadati amministrativi ge-stionali, un insieme di dati codificati per regolare l'accesso, la gestione e la conservazione dei documenti informatici. Lo standard Mag permette di integrare i vari processi della digitalizzazione: dall'acquisizione alla classificazione, dall'archiviazione alla condivisione. «Oggi - secondo la coordinatri-ce del comitato Mag presso l'Iccu, Cristina Magliano - alla Bdi si cerca di potenziare la diffusione dei contenuti e di allargare il bacino d'utenza». Oltre ai problemi, infatti, il passaggio dalle reti locali a Internet presenta grandi opportunità. Le biblioteche italiane, in futuro, potrebbero vendere online servizi culturali personalizzati. «Per ora - spiega Magliano - l'offerta si concentra soprattutto sui materiali più rari e meno reperibili. Le principali campagne di digitalizzazione in corso in Italia riguardano manoscritti, partizioni musicali e pubblicazioni pe-riodiche». Ma anche libri introvabili perché esauriti, in convenzione con le case editrici. Oppure collezioni fotografiche e fondi cartografici, pezzi unici e deperibili da preservare con la memoria digitale e da valorizzare con l'Ict. Grazie alla digitalizzazione, per esempio, sono stati ricostruiti interi numeri di alcune riviste preunitarie, rilegandone virtualmente i frammenti dispersi in vari archivi della penisola. I primi contenuti digitalizzati dalla Bdi negli anni scorsi sono stati i cataloghi storici delle biblioteche italiane. Oltre alla loro conservazione. l'acquisizione di questi manoscritti ha consentito di mettere in rete molte informazioni bibliografiche non ancora indicizzate nel Servizio Bibliotecario Nazionale (Sbn), il sistema informatico che gestisce il catalogo collettivo di circa 2300 biblioteche italiane. Un altro importante corpus culturale recentemente digitalizzato è quello che contiene edizioni pregiate e manoscritti autografi di alcuni celebri musicisti italiani, da Verdi a Rossini passando per Paisiello e Vivaldi. «Per ora sono stati privilegiati alcuni grandi autori - afferma la responsabile del progetto Biblioteca Digitale Italiana, Giuliana Sgambati - poiché la digitalizzazione delle opere e l'acquisizione dei relativi metadati è lunga e costosa". «Il punto cruciale dell'opera di digitalizzazione - continua Sgambati - è quello di far convergere i diversi progetti su standard comuni, al line di garantire l’interoperabilità tra i sistemi e facilitare l'accesso alle reti». Un'esigenza irrinunciabile, nel momento in cui la convergenza digitale permette di accedere a oggetti di diversa natura (testi, filmati, documenti sonori, fotografie) creando tra loro nuove e proficue interazioni. Lo dimostra il suggestivo progetto Bibliotheca Perspectiva, all'avanguardia nello sfruttare le potenzialità del mezzo informatico. Il programma, realizzato dall'Istituto e Museo della Storia della Scienza di Firenze, integra la digitalizzazione dei trattati sulla prospettiva conservati nella biblioteca del museo con altri contenuti multimediali. I preziosi testi sull'arte e la scienza della rappresentazione prospettica - scritti da Leonardo, Leon Battista Alberti, Guidobaldo dal Monte - sono presentati insieme a ricostruzioni virtuali del museo, guide interattive sull'uso degli strumenti scientifici delle collezioni, filmati didattici. La digitalizzazione consente qui di soddisfare tanto le esigenze dello studioso quanto quelle del navigatore curioso (di tutto il mondo) creando, a buon mercato, uno strumento di conoscenza dai molteplici livelli di lettura. Un nuovo modo per diffondere cultura.
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