Pinault valuta Palazzo Grassi. Ma spunta interesse dagli Usa Carlo Festa Il Sole 24Ore, 5/4/2005
MILANO «Nella corsa verso Palazzo Grassi spunta anche una manifestazione d'interesse dagli Stati Uniti. È questa l'indiscrezione che circola da qualche giorno, cioè da quando alla fine della scorsa settimana è apparso chiaro che le trattative con la famiglia Terruzzi erano ormai al capolinea, a favore di quelle con il gruppo francese del lusso Pinault Printemps. Proprio ieri infatti ha avuto luogo il consiglio di amministrazione della Casinò di Venezia Spa che, dopo aver preso atto della rinuncia da parte della famiglia Terruzzi, alla prosecuzione della trattativa per la cessione del 95% della Palazzo Grassi spa, ha dato mandato a Giorgio Piantini, presidente del Casinò di Venezia, di continuare i contatti con altri soggetti interessati all'acquisto della partecipazione di controllo di Palazzo Grassi. Oggi, nel frattempo, verranno sottoscritti gli atti necessari al trasferimento da Fiat al Casinò Municipale della maggioranza della società. Il personale attualmente alle dipendenze della Palazzo Grassi passerà alle dipendenze della nuova società di gestione del palazzo. Sono ormai ufficiali le trattative avviate da qualche giorno con il gruppo francese Pinault Printemps, la maison della moda che nel suo portafoglio ha marchi come Gucci e Yves Saint Laurent. La società transalpina si sarebbe infatti detta disposta ad acquistare Palazzo Grassi e a prendere in affitto (per 60 anni) l'area del teatro per allestire le collezioni di quadri, che sono già di sua proprietà: da Andy Warhol a Basquiat. L'offerta sembra in pole position, e sembra probabile che il Casinò di Venezia la prenda seriamente in considerazione, anche se si è concretizzato negli ultimi giorni l'interesse di un gruppo americano. Sembrano invece ormai sopite le polemiche seguite alla lettera del finanziere Angelo Terruzzi: una lettera con la quale la famiglia Terruzzi evidenziava di aver dovuto aderire con rammarico alla risoluzione consensuale dell'accordo con il Casinò di Venezia. Un'intesa che, nella forma, sembra essere saltata per mancanza di accordo sulla durata e sui costi di gestione del palazzo. Ma che, in realtà, secondo indiscrezioni sembra essere venuta meno per le trattive parallele avviate nel frattempo con il grappo Pinault Printemps, che ha avanzato la propria candidatura con un'offerta migliore.
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