Beni culturali, a Caserta cambia la sovrintendente Lorenzo Calò Il Mattino 2/4/2005
E' il second cambio al vertice di un'istituzione culturale campana nell'arco di poco più di due settimane. Un normale avvicendamento, spiegano al ministero, nel giorno in cui è stato notificato il decreto che sancisce l'arrivo alla Soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta di Maria Luisa Nava, ispettrice generale al dicastero per i Beni culturali, nominata al posto di Valeria Sanpaolo che deteneva la responsabilità dell'ufficio in qualità di reggente. Nata a San Vittore Olona, in provincia di Milano, laurea in Lettere classiche all'Università milanese, borsa di studio al Cnr, ex soprintendente ai beni archeologici della Basilicata, Nava parla quattro lingue e dallo scorso gennaio è passata al ministero diventando una stretta collaboratrice del viceministro Antonio Martusciello. Nel palmarès del neosoprintendente anche il titolo di Ufficiale conferitole nel '95 dal presidente della Repubblica Scalfaro e quello di Commendatore assegnatole nel 2003 da Ciampi. È stato proprio il viceministro Martusciello a firmare il decreto ministeriale che di fatto - sottolineano dallo staff dell'esponente di Forza Italia - riorganizza e ridisegna l'assetto di vertice della Soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta dal momento che Valeria Sanpaolo reggeva temporaneamente l'incarico di responsabile dell'ufficio non essendone del resto titolare. «La nomina di Maria Luisa Nava - spiega Martusciello - rappresenta una scelta di primissimo piano e di alto profilo. Conferma inoltre l'attenzione da parte delministero per i giacimenti culturali e per il Patrimonio archeologico di tutto il Sud e in particolare della Campania». Lo stesso viceministro, parlando a Caserta qualche giorno fa, aveva evidenziato l'intenzione da parte del governo «di avviare una seria rivisitazione degli assetti di vertice su base territoriale»: una riorganizzazione riconducibile anche alla specifica delega per il patrimonio artistico-culturale del Mezzogiorno che il ministro Giuliano Urbani ha affidato al suo vice. In questa direzione va anche spiegata la nomina, formalizzata a inizi marzo scorso, di Luigi Crimaco, già direttore del museo civico di Mondragone, quale nuovo city manager della Soprintendenza di Pompei. Ma la decisione adottata dal ministero ridisegna fatalmente la fisionomia delle figure apicali ed è destinata ad aprire un fronte polemico visto che la sostituzione della Sanpaolo, dicono i suoi stretti collaboratori, era nell'aria e che la stessa responsabile dell'ufficio da almeno un paio di giorni non si faceva più vedere in Soprintendenza. Raggiunta al telefono ieri sera ha tagliato corto: «Non so assolutamente nulla, sono fuori Napoli». |