Passo avanti per il Guggenheim, alla Provincia esplode lo scontro a.r. la Repubblica - ed. Palermo 2/4/2005
Procede, a piccoli passi, il progetto che dovrebbe portare il Guggenheim a Palazzo Sant'Elia. Il Consiglio provinciale, con i voti contrari del centrosinistra, ha prelevato dall'ordine del giorno (al punto 9) la delibera per la creazione della Fondazione Palazzo Sant'Elia. L'atto costitutivo del nuovo ente, sul quale continua a scatenarsi la guerra delle opposizioni che annunciano più di cento emendamenti, sarà esaminato giovedì prossimo. Tra una settimana il Consiglio sarà riconvocato per approvare lo statuto che sancirà la nascita del nuovo soggetto che dovrebbe gestire, aprendo le porte ai manager privati, i beni culturali e gli immobili della Provincia. Un'operazione che trova contrarie le opposizioni: Margherita, Ds e Rifondazione la giudicano «poco chiara», non comprendendo il nesso tra la Fondazione e il Guggenheim. Per il presidente della Provincia Musotto, che ha inserito la creazione dell'organismo tra le azioni di punta del suo programma, si tratta di un passo sulla strada verso l'apertura di Palazzo Sant'Elia, futura sede del Guggenheim. Michele Pergolizzi, di Forza Italia, spiega: «Attraverso la creazione di un organismo come la Fondazione Sant'Elia la Provincia darà un forte contributo al rilancio culturale di Palermo. Una buona strategia sarebbe quella di inaugurare una stagione di grandi mostre di pittura contemporanea in un palazzo nel cuore del centro storico». L'approvazione della delibera va a rilento da due anni. E questo non è un caso, secondo la Margherita. «Neanche nel centrodestra sono convinti della sua utilità. Finora c'è solo l'interessamento di Forza Italia e di An. Molti esponenti della maggioranza politicamente erano assentì al momento del voto o si sono astenuti, come il consigliere forzista Giuseppe Di Maggio — dicono il vice presidente del Consiglio provinciale Bernardo Mattarella e il gruppo della Margherita— Questa confusa, approssimativa e velleitaria operazione non ha nulla di culturale. Abbiamo già presentato molti emendamenti alla bozza di statuto». Per Antonio Marotta, di Rifondazione, e Silvio Moncada, della Margherita, il centrodestra si trincererebbe dietro il Guggenheim per dare vita a una fondazione «priva di contenuti culturali e la cui previsione di gestione rischierebbe di provocare un buco alle finanze della Provincia». «La fondazione — analizzano — in realtà non ha nessuna ragione di esistere se non quella di trasferire a un soggetto privato il prestigioso Palazzo Sant'Elia. La nomina di un organico di 14 membri per la sua amministrazione influirebbe negativamente sul bilancio della Fondazione e del suo ente fondatore».
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