TURISMO. Pietraperzia, per i siti archeologici finanziamenti statali ed europei. Approvati i Pit, in arrivo oltre un milione di euro Gaetano Milino GIORNALE DI SICILIA ED ENNA
PIETRAPERZIA. Sono stati approvati i Pit Programmi di Insediamento Turistico - "Enna Turismo, tra Archeologia e Natura" per la sistemazione e valorizzazione di tre siti archeologici di Pietraperzia. È arrivata anche la ratifica da parte della Corte dei Conti. I progetti, finanziati da Stato e Comunità Europea, coinvolgono sei Comuni: Pietraperzia, Enna, Aidone, Piazza Armerina, Villarosa e Calascibetta. Nei mesi scorsi era stato approvato il Pit per la riscoperta dell'antico teatro di Morgantina. Ora arriva il via libera ai tre Pit di Pietraperzia. I progetti pietrini si riferiscono alla sistemazione e valorizzazione dei siti archeologici Runzi, Rocche e Cuddarudi Krastu-Tomambè. Il finanziamento totale per i sei Comuni ammonta a 36 milioni 410 mila eura. Per i Progetti di Pietraperzia invece è di un milione e 32 mila euro a cui si aggiunge un finanziamento del Comune di circa 91 mila euro. Sono invece in via di approvazione i progetti per la valorizzazione del villaggio capannicolo a ridosso del castello di Lombardia di Enna, Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, Museo Archeologico di Morgantina e Valle del Moreno di Calascibetta e Villarosa. Per i tre Pit di Pietraperzia le procedure per le gare di appalto verranno completate entro tre mesi e subito dopo partiranno i lavori che dureranno circa dodici mesi. I progetti Pit sono stati redatti dagli architetti pietrini Armando Laureila e Giuseppe Paolino, dall'archeologo ennese Enrico Giannitrapani, dal geologo pietrino Salvatore Palascino, dall'agronomo barrese Cateno Ferreri e dal botanico Giuovanni Bevilacqua di Pietraperzia. A sovrintendere come responsabile unico del procedimento, l'architetto pietrino Paolo Sillitto. Gli interventi Pit di Pietraperzia prevedono il miglioramento della accessibilità ai siti che verranno acquisiti al demanio e perimetrali. Allo stato attuale solo Runzi è di proprietà demaniale. Verranno realizzati anche percorsi di visite, tabulazioni didattiche oltre al recupero e miglioramento ambientale dei siti con la pulitura ed integrazione della vegetazione. Sarà inoltre avviata la ricerca con indagini di superficie, saggi e scavi archeologici. Runzi è l'unico sito finora esplorato dalla Sovrintendenza.
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