Castello chiuso a Celano. Il Comune vuole chiarezza Dante Cardamone CENTRO Avezzano
Castello chiuso a Celano. Il Comune vuole chiarezza
CELANO. La chiusura del castello Piccolomini, il giorno di pasquetta, ha suscitato un coro di proteste da parte di cittadini, commercianti e, soprattutto, dell'amministrazione comunale. Per l'intera mattinata di ieri l'assessore alla Cultura, Carmine Torrelli, ha ripetutamente tentato di mettersi in contatto con i responsabili della Soprintendenza ai beni culturali per fare chiarezza. Ciò che si vuole sapere sono le motivazioni che hanno portato a non aprire l'importante monumento in un giorno di festa. «Quello che è accaduto è un fatto molto grave», sostiene l'esponente dell'esecutivo di centrodestra. «Un danno per l'immagine della città che lunedì dell'angelo è stata letteralmente presa d'assalto da moltissimi turisti». Torrelli si dice contrariato dall'intera vicenda, che definisce del tutto inaccettabile. Dall'esecutivo hanno spiegato che l’amministrazione si sta adoperando con molti sforzi per portare il turismo in città e che tali episodi non possono essere assolutamente accettati. «Andremo fino in fondo per sapere cosa sia successo», insiste il consigliere comunale, Ezio Ciciotti, «vogliamo che si faccia chiarezza, non è possibile che in un giorno tanto importante, quale quello di Pasquetta, con la città invasa dai turisti, il maniero rimanga chiuso». Ciciotti racconta che la mattina di lunedì è stato chiamato dai vigili urbani di servizio nella zona del castello, una volta arrivato sul posto, dall'ufficio turistico della città hanno tentato di contattare i responsabili che gestiscono il monumento. «Per telefono ci hanno detto che i dipendenti si trovavano in uno stato di agitazione», spiega ancora Ciciotti, «ma oggi (ieri per chi legge), una volta chiamati gli uffici che si trovano all'interno del castello, ci hanno parlato di un'altra situazione. Praticamente l'apertura dei monumenti nei giorni festivi è regolata da un progetto volontario del ministero dei Beni culturali. Insomma, i monumenti si tengono aperti se i dipendenti accettano di lavorare anche nei giorni di festa, quest'anno, evidentemente, a Celano non hanno aderito». Critiche per l'accaduto anche dai commercianti titolari di esercizi commerciali del centro (tutti aperti per il giorno di pasquetta). «Ci siamo vergognati della figura che ha fatto la nostra città», hanno spiegato, «per tutto l'arco della giornata i turisti hanno criticato la chiusura del castello e poi, ovviamente, ne hanno chiesto a noi le motivazioni che non sappiamo e non conosciamo». «È stato veramente un giorno non gratificante per Celano». Anche molti cittadini hanno protestato, «riteniamo inaccettabile tale situazione e chiediamo che si faccia chiarezza sulla vicenda per evitare che in futuro si ripeti una cosa del genere».
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