Torino. Industria bene culturale Stampa, Torino, 29/3/2005
Con la visita del Ministro dei Beni Culturali Giuliano Urbani a Torino, ed il suo intervento lunedì scorso al Consiglio Direttivo dell'Unione Industriale, si è perfezionato il percorso che vede industria e cultura affiancate nel comune impegno di valorizzare l'insieme delle risorse disponibili nella nostra area, sia in termini di patrimonio artistico architettonico, sia di competenze specialistiche nel mondo del restauro delle opere d'arte. Non vanno infatti dimenticati due elementi, al riguardo, particolarmente significativi: da un lato Venaria Reale è il più grande cantiere di restauro in Europa e dall'altro il fatto che, l'UNESCO, proprio di recente, abbia indicato l'Italia quale Paese deputato agli interventi di salvaguardia del patrimonio artistico internazionale in caso di guerre o eventi catastrofici, come il recente tzunami. Non è dunque un caso che, proprio a Venaria, lunedì scorso sia stata inaugurata la Fondazione per la Conservazione ed il Restauro, una clinica per capolavori d'arte che vedrà all'opera specialisti di tante discipline, con un'importante alleanza tra pubblico e privato, e numerose imprese coinvolte. Anche l'industria potrà, pertanto, mettere a disposizione la sua competenza tecnica, in un settore nuovo anche per l'Associazione, che in questa iniziativa si è aperta alla collaborazione ed al dialogo sia con le Autorità competenti, sia con gli attori, ed i soggetti economici coinvolti, ancorché non immediatamente associabili. Si tratta di un atto di fiducia e di collaborazione e, in prospettiva, di un investimento anche in termini di sviluppo associativo. Peraltro, nella nostra città non siamo affatto nuovi a sinergie in ambito culturale: è noto il caso della Consulta. Trenta aziende ed enti associati, e dieci milioni di euro investiti, in risposta alle necessità del patrimonio culturale torinese. Impegno, professionalità e spirito imprenditoriale che hanno permesso di "togliere il velo dell'età" a capolavori torinesi tra cui l'Aula del Parlamento, il Palazzo dell'Università, il Monumento di Vittorio Emanuele II, e la cancellata di Palazzo Reale attualmente in corso di restauro. Un mecenatismo che vede l'Unione Industriale coinvolta in prima persona come socio, e numerose sue aziende associate impegnate in incarichi di rilievo, senza peraltro un ritorno d'immagine diretto; industria e cultura affiancate, quindi, soprattutto per valorizzare le risorse e le bellezze della nostra città.
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