Beni culturali, investiti 140 milioni di euro Alessia Scalari Corriere Adriatico 25/3/2005
ANCONA - Le Marche una regione tutta da riscoprire. Un tesoro territoriale che aveva bisogno soltanto di essere messo alla luce e di essere esaltato nel migliore dei modi Un valore che si è consolidato e cresciuto nel giro di poco tempo adesso pronto a brillare da solo con tutta la forza e la beltà di cui è capace. Questa l’immagine descritta della nostra regione nel “Libro bianco dei beni e delle attività culturali: dal Piano di settore al territorio”. Una memoria e un ricordo che vive attraverso un lungo lavoro durato ben dieci anni nel corso del quale si sono alternate due legislature. La pubblicazione è frutto di una ricerca svolta sui materiali d’archivio del Servizio beni e attività culturali, analizzando le esperienze attuate nel corso di questo tempo nel settore del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico e dello spettacolo. Lo scopo quello di diffondere attraverso testi, grafici, tabelle e immagini i risultati delle azione intraprese nella attuazione della diversificata attività regionale di settore. Le risorse promosse e le iniziative avviate sono state un elemento portante di un modello di sviluppo che vede in questa conservazione e valorizzazione una valida strada per un rilancio economico. “Un bilancio positivo,quello che c’è stato sino adesso - ha confermato Vito D’Ambrosio - l’intento era quello di dare atto di un processo che ha permesso alle Marche di assumere un ruolo importante nel panorama nazionale sia degli investimenti per il patrimonio che della promozione della cultura”. A partire infatti dalla approvazione della legge del 97 e del conseguente Piano Regionale peri Beni e le Attività culturali la programmazione regionale si è mossa in stretta connessione con uno degli obiettivi strategici del settore:il sistema del museo diffuso. Importante anche la riapertura dei teatri passati in dieci anni da 10 a 72, indice che qualcosa sta certamente funzionando. Il tutto è stato possibile anche grazie alle più ampie disponibilità finanziarie stanziate dai fondi comunitari europei. Circa 140 milioni di euro fino adesso sono stati attivati dalla Regione, l’Unione Europea e il sistema delle Autonomie locali.
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