Il Dl omnibus non dimagrisce Saverio Fossati Il Sole 24 ore 18/3/2005
ROMA ■ Un po' di "sfoltimento" c'è stato. Ma la Camera non ha avuto il coraggio di "tosare" seriamente l'incredibile vello di erogazioni cresciuto in Senato sul corpo del decreto legge 7/2005, inizialmente dedicato a provvedimenti urgenti per Università, ricerca e imposte fisse. A Palazzo Madama la maggioranza aveva votato più di 100 emendamenti, che consentiranno di far bella figura nei collegi elettorali. Alla Camera, percorsa da un fremito d'indignazione, qualcuno aveva promesso di fare giustizia sommaria. Ma non è stato così. Non solo: con un colpo di mano, Montecitorio ha scippato un bel po' di soldi all'Audax Sanrocchese e simili, riservandosi di deciderne la destinazione in proprio. Tuttavia, il Governo è stato battuto su tre emendamenti identici presentati dall'Unione e dall'Udc su quali aveva espresso parere contrario. Intanto, il tempo per là conversione del decreto stringe e il voto finale al Senato dovrebbe essere "blindato". Vedranno i "meritati" finanziamenti, quindi, le scuole e università private (si veda il «Sole-24 Ore» del 10 e 17 marzo) e le centinaia di Comuni cui andranno i 584 milioni del Dl 314/2004 opportunamente rifinanziati. Operazione di puro maquillage, invece, per gli "aiutini" alla ricerca scientifica sul Karakorum e a un nutrito elenco di aiuti un po' grossolanamente raggruppati sotto la voce «ulteriori interventi per i beni e le attività culturali» (dall'archeologia sottomarina, al castello Malaspina, a Cinecittà, al restauro dei teatri, all'Audax Sanrocchese, alle palazzine pericolanti di via Fontana a Molfetta, già dotate nel 2003 di 4,5 milioni). Al posto di queste piccole spese ne viene fatta una sola, cospicua: 101 milioni, che l'Economia destinerà con suo decreto ma su indicazione del Parlamento. Attenzione: basterà una semplice risoluzione di una commissione della Camera; in sostanza, questi soldi sono stati "tolti" agli interventi che piacevano ai senatori e verranno destinati a spese gradite, invece, ai deputati. Chissà che non sia passata anche da qui la clemenza della Camera nel passaggio del Dl. Cancellate anche le benemerenze per gli insegnanti che hanno prestato servizio in carceri e scuole di montagna. Per gli ordini professionali si profila l'ennesima complicazione: con emendamento viene rimandato a settembre il regolamento per l'elezione dei consigli nazionali e locali, mentre per nove di essi, indicati dal Dpr 328/2001, gli organi sono in scadenza a giugno. Con un blitz l'opposizione, grazie al voto dell'Udc, è riuscita a far approvare tre emendamenti. E' stata così bloccata la norma che prorogava fino a tutto il 2008 la possibilità che i «capi dipartimento» potessero ricoprire anche uffici dirigenziali di livello generale. Un altro stop è venuto alla norma-pendant che avrebbe permesso ai dirigenti pubblici (non serviva neppure essere in seconda fascia) di passare in prima fascia dopo aver trascorso solo tre anni in seconda "senza disonore" e con incarichi di dirigente generale. Rimane così l'obbligo dei cinque anni. Il blocco delle assunzioni per le fondazioni lirico-sinfoniche è stato limitato al 2005, contro i tre anni previsti dal Senato. Soppresso anche il trattamento di favore per i pensionati Agensud, gli anticipi all'Anas e il controllo sullo stato dei lavori. Oltre a un euro in più sulla tassa sui biglietti aerei è anche aumentata la relativa addizionale comunale. La Camera ha lasciato in pace anche l'estensione allo spettacolo dell'impiego dei fondi riservati ai soli beni culturali e l'aumento da sette a dieci dei consulenti nominati dallo stesso ministero al Dipartimento dello spettacolo. Via libera anche allo slittamento degli obblighi antiricilaggio per le case da gioco al 15 gennaio 2008. Salvo anche il «reddito minimo d'inserimento» per i cittadini meno abbienti.
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