Gli scavi a Saqqara. I tesori delle tombe di Menfi Francesca Malandrucco La Repubblica , 14 marzo 2005
La sabbia del deserto e il tempo, più di 4000 anni, non sono riusciti a cancellare i colori dalla figura che ritrae il suo corpo, in piedi accanto alla moglie Bebti. È grazie a quella statua in pietra calcarea che gli archeologi della missione australiana, sono riusciti a dare un nome e un'identità all'uomo che alla fine del regno di Teti, primo faraone della VI dinastia (2400 a. C), è stato sepolto in una piccola tomba in mattoni appena scoperta a Saqqara. Si chiamava Meri. Secondo quanto il team di archeologi ha potuto capire dalle inscrizioni presenti sulla sua statua, doveva essere t'insegnante del figlio di Teti che sarebbe diventato, poi, il faraone Pepi I. La scoperta è avvenuta quasi per caso, scavando nell'area a nord ovest della tomba del primo faraone della VI dinastia, famosa per i Testi della Piramide. Ma la statua, che si è conservata intatta nei secoli, none stata l'unica scoperta. Accanto a Meri e alla moglie Bebti, in un angolo, giaceva anche un sarcofago in legno con la sua mummia. È del tardo periodo, XXVI dinastia. Questo si è quanto hanno potuto accertare fino ad oggi- Sull'identità del corpo conservato al suo interno, non si può dire ancora molto. Il suo nome, inciso in geroglifici sul legno, infatti, si legge appena. Ma lo stupore ha colto quanti, sollevando il sarcofago lungo due metri, si sono ritrovati di fronte alla sua mummia. È apparsa cosi, avvolta in una rete di perline azzurre, rosse e gialle che raffigurano l'immagine del defunto. E sotto la coperta di perline le statuette raffiguranti il dio creatore Khepri (sotto forma di scarabeo), la dea Iside, e i quattro figli di Horo. «Oggi a Saqqara - spiegailcapo di tutte le antichità egizie, Zahi Hawass - abbiamo scoperto solo un terzo dei tesori che la necropoli di Menfi ancora nasconde».
|