Dai musei alle piazze. I “gioielli” sorvegliati Sole 24 ore Edilizia e Territorio
Videosorvegliare musei ed edifici storici, ma anche piazze, chiese, alberghi, negozi e strade cittadine. È questo uno dei «plus» offerti dal wi-fi, già ampiamente sperimentato e adottato da tutta una serie di amministrazioni locali, in accordo con i Beni culturali, dal Nord al Sud dell'Italia così come da Fondazioni private a cui fanno capo sedi e strutture storiche. Fra i «gioielli» nazionali già videosorvegliati dal wi-fi ci sono il castello di Racconigi (a una trentina di km da Torino), il teatro antico di Taormina e persino la Sacra Sindone e l'Etna. «Abbiamo realizzato una rete wi-fi e posizionato una serie di videocamere per consentire il controllo a distanza del vulcano in qualsiasi momento da parte della Protezione civile», spiega Lino Chiechio general manager di Videobank, wisp siciliano che ha installato ben 400 hot-spot nell'area intorno al vulcano. E sono numerosi i Comuni, sempre in Sicilia, che stanno valutando T adozione del wi-fi per videosorvegliare monumenti e chiese. «A Ragusa sono già sotto controllo alcuni monumenti facenti capo all’Unesco e in linea generale sta crescendo molto l’attenzione nei confronti della videosorvegliaiiza via wi-fi in particolare per rafforzare la strumentazione a tutela di siti archeologici ma anche per edifici e strutture che non hanno valore storico ma necessitano di controlli in nome della sicurezza delle persone e delle merci», puntualizza Chiechio. Comune e Polizia municipale di Capri tengono già sotto controllo la storica Piazzetta attraverso il sistema wi-fi firmato da NoCable, wisp partenopeo fra i grandi protagonisti della partita wi-fi nazionale «Abbiamo installato gli hotspot in modo tale da offrire la copertura del segnale a tutti i locali che si affacciano sulla Piazzetta - spiega l'amministratore delegato Marco Caldarazzo - ma soprattutto per offrire anche un servizio di videosorveglianza attivo 24 ore su 24 grazie alle videocamere wireless puntate sulla piazza. Le videocamere sono gestire attraverso un server del Comune collegato con la Polizia municipale che quindi può video-controllare a distanza la piazza». Un progetto che a quanto pare è piaciuto al Ministero dei Beni culturali al punto tale da valutare la possibilità di replicarlo in altri siti storici nazionali, in primis per gli scavi di Pompei ed Ercolano e per l'isola di Ischia, tanto per restare in zona. Sempre NoCable ha messo sotto videosorveglianza il Castello di Racconigi e Palazzo Reale di Torino dove sono operativi alcuni uffici comunali, ma anche altre residenze e proprietà della Sovrintendenza. Il Comune di San Benedetto Belbo, Comunità Montana dell'Alta Langa, da il benvenuto in Paese con una targa che recita così: «Benvenuti a San Benedetto Belbo, il primo paese in Italia con impianto wi-fi satellitare dotato di Internet a larga banda e telecamere per la videosorveglianza». Oltre a garantire l'accesso a Internet la rete integra un sistema di videosorveglianza territoriale completamente automatizzato.
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