Intesa Lunardi-Urbani sulla valutazione d'impatto archeologico. Sarà introdotta per le grandi opere Giorgio Santilli Il Sole 24 ore
I ministri delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, e dei Beni culturali, Giuliano Urbani, hanno sottoscritto un accordo per introdurre una nuova «valutazione di impatto archeologico» nell'iter di approvazione dei progetti delle grandi opere. È stata costituita una commissione tecnica per mettere a punto una normativa che prevederà una relazione archeologica e un parere preventivo delle Sovrintendenze. «Partiremo con la nuova normativa entro la fine dell'anno», ha detto Lunardi, mentre Urbani ha sottolineato come «in questo modo si potrà garantire una maggiore tutela preventiva ma anche accelerare l'iter delle opere infrastrutturali, una volta che il parere è stato espresso». La conferenza stampa tenuta dai due ministri per illustrare i nuovi progetti culturali della società Arcus finanziati con il 3% degli stanziamenti infrastrutturali (e della legge obiettivo in particolare) è stata l'occasione per sancire la pace fra i Beni culturali e le opere pubbliche. «È cambiato l'atteggiamento delle Sovrintendenze — ha detto Lunardi — rispetto ai tempi in cui c'era sempre e comunque un'opposizione pregiudiziale. E questo anche grazie a quest'opera preventiva di sensibilizzazione svolta da me e da Urbani con questo progetto». I sovrintendenti non sono più, insomma, i "signor no", i nemici numero uno delle infrastrutturali in Italia. «Questo lavoro che facciamo con Arcus e la devoluzione di questi fondi aiuta molto», ha aggiunto Lunardi. La nuova tranche di finanziamenti 2004 proposti da Urbani e Lunardi ad Arcus (il Cda della società li distribuirà oggi) prevede 15 progetti per un totale di 7 milioni: tra gli altri, 800mila euro vanno alla villa Gregoriana di Tivoli (per cui è i corso un progetto di recupero del Fai), 800mila al museo archeologico nazionale di Altino (Venezia), 500mila alla comunità di San Patrignano per il progetto Spazio Sanpa che prevede la realizzazione di una struttura polifunzionale con agorà, palasport, teatro, cinema e palazzo convegni-concerti. Ancora: 500mila euro al Museo virtuale di Roma (Università La Sapienza), 700mila euro per la tourné negli Usa dello spettacolo «Arlecchino servitore di due padroni» del Piccolo di Milano, 550mila a un ciclo di rappresentazioni itineranti su progetto Eti, 250mila a un teatro all'aperto alla Casina delle Rose di Roma, divenuta di recente Casa del Cinema. Urbani ha ricordato che il Parlamento sta varando l'estensione dei fondi Arcus dal 3 al 5% della legge obiettivo. La norma è contenuta all'articolo 3 del decreto legge 7, approvato dal Senato e ora all'esame della Camera. Il problema è semmai che al momento la legge obiettivo non ha fondi per il 2005.
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