Torino 2006. È ancora bufera ai vertici del Toroc V.Ch. Il Sole 24Ore, 8/3/2005
MILANO • Nuova bufera ai vertici del Toroc, il Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Paolo Rota e Marcello Pochettino, rispettivamente direttore generale e vicedirettore, sono stati invitati ieri a lasciare l'incarico, sostituiti da Cesare Vaciago, city manager di Torino e da Luciano Barra, già segretario generale della Fidal (Federazione atletica leggera). La decisione è stata presa all'unanimità dall'ufficio di presidenza del Toroc, al termine di una settimana di polemiche e incomprensioni tra i manager e il Comitato. A ufficializzare il cambio è stato il sottosegretario Mario Pescante, supervisore dei Giochi, che ha parlato di «scelta difficile e dolorosa, per la quale provo disagio». «Usciamo da un momento delicato e difficile con amarezza e rammarico — ha commentato il presidente del Toroc, Valentino Castellani — ma al punto in cui eravamo arrivati era necessario rimettere in rotta il timone della barca». Ma la «correzione di rotta» del Toroc è stata subito contestata. «La gestione manageriale del Comitato olimpico non può essere affidata a Vaciago» sottolinea senza mezzi termini Agostino Ghiglia, deputato di Alleanza Nazionale. E una delegazione di An ha anche protestato ieri con un sit-in davanti alla sede del Toroc. «Vaciago — aggiunge Ghiglia — è la persona meno adatta a salvare Torino 2006 dalla crisi». Il Toroc ora deve stringere i tempi. A 340 giorni esatti dalla cerimonia d' inaugurazione bisogna passare «dalla fase di preparazione dei Giochi, che peraltro fino ad ora è andata molto bene, a quella organizzativa — prosegue Pescante — e non si può più perdere tempo». Anche perché le casse del Toroc vanno rimpinguate con almeno 170 milioni. Ma Pescante è ottimista. L'emendamento che assegna 80 milioni a Torino 2006, per ripianare parte dello sbilancio dei conti del Comitato organizzatore dei Giochi, «passerà alla Camera entro giovedì prossimo — ha assicurato Pescante nel corso di un'audizione in Comune — le altre risorse (90 milioni) saranno sbloccate quando l' emendamento sarà operativo, e arriveranno a Torino 2006 attraverso il Cipe, senza bisogno di alcuna legge». Pescante ha illustrato ai consiglieri comunali il programma di promozione di Torino 2006 che toccherà New York, Vancouver, Pechino, Helsinki, Parigi e Mosca e 12 regioni italiane.
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