SICILIA - Due anni e 193 timbri per aprire una finestra LORENZO TONDO SABATO, 26 GENNAIO 2013 LA REPUBBLICA - Palermo
Il racconto di un architetto nisseno che doveva realizzare il lavoro in un’abitazione nel centro storico di un piccolo paese Il progetto presentato nel dicembre 2010, il via libera è arrivato lo scorso 4 gennaio CINQUE chili di carta, 193 timbri e altrettante firme. Una trafila di attese e ritardi lunga 2 anni, un guazzabuglio di norme, note solo a pochi, su cui vale la pena ogni tanto aprire una finestra e consentire ai più di gettarvi uno sguardo. Tanto più quando la finestra in questione è la protagonista del nostro racconto. Ricavarne una in un appartamento del centro storico siciliano può diventare un incubo snervante oltre che dispendioso. Un rompicapo burocratico, tra richieste di nullaosta e verifiche, beffe e modifiche, dove pazienza e nervi saldi spesso non bastano. La storia della lotta con la burocrazia per aprire una finestra comincia il 16 dicembre 2010, nello studio di un architetto nisseno dove il progetto prende vita. Sarà larga appena 40 centimetri e alta 50. Una bella veduta su un cortile interno e persiane genovesi verdi. Dopo appena 15 giorni di ricerche sulla regolamentazione del centro storico in oggetto, il progetto è pronto per il suo viaggio. La prima tappa è quella della Soprintendenza di Caltanissetta, la porta del labirinto. Prima di inoltrare il plico, al progetto verrà allegata una lunga sfilza di carte, tra cui una relazione tecnica, una paesaggistica, foto e disegni dello stato attuale e futuro della parete, rendering grafico, un versamento di 30 euro e svariate carte e resoconti. Ci vorrà almeno un mese prima che la pratica arrivi sul tavolo del soprintendente. Qui, i tecnici della Regione rileveranno eventuali errori o non conformità. Ogni eventuale «errore», tornerà indietro, in ordine gerarchico, dal primo all’ultimo funzionario e rispedito al mittente, costretto quindi a ricominciare dall’inizio il suo iter. I burocrati allargano le braccia: «Norme e controlli», dicono, «sono armi necessarie per fronteggiare il mostro dell’abusivismo». La prima tappa si conclude dopo 4 mesi, quando al plico, compiuto il primo giro di boa, vengono apposti i primi 20 timbri. Il 10 giugno del 2011 il progetto arriva agli uffici del Comune nel cui centro storico deve essere realizzata la finestra e viene inoltrato al Genio Civile. Eccoci nella tana del lupo. La più burocratica delle bocche amministrative siciliane. In pasto a tecnici e funzionari che millimetro dopo millimetro spulceranno le carte. Ai documenti richiesti dalla soprintendenza andranno aggiunte tutte le verifiche sulle murature esistenti, una relazione tecnica, qualità e dosature dei materiali da impiegare, un progetto strutturale dell’opera, e tanto, tanto altro ancora. All’architetto vengono chiesti ulteriori disegni esecutivi su come intende effettuare un buco di 18 centimetri di diametro nel solaio. Ci vorranno 120 giorni prima che l’ultimo timbro del Genio Civile marchi il progetto. Salvatore Lo Iacono, dirigente del Genio Civile di Caltanissetta, spiega così le lungaggini: «Commettere un errore o autorizzare una concessione all’uomo sbagliato — spiega Lo Iacono — può costare molto caro ad un funzionario. La paura, unita ad una mancanza di informatizzazione del reparto, purtroppo ci rallenta». Sono passati 11 mesi e la finestra è ancora un insieme di numeri e misure. I nulla osta sulla pratica che il Comune dovrà autorizzare, a questo punto sono due. Il terzo dovrà arrivare dall’Asp di Caltanissetta. Che, però avanza subito una richiesta: una verifica sull’illuminazione della finestra. Al progettista tocca il compito di dimostrare che l’apertura della finestra riuscirà a coprire almeno un ottavo del perimetro della stanza. Fatto ciò e passati altri 6 mesi, il 14 maggio 2012 il Comune rilascia la tanto attesa autorizzazione di inizio lavori. Tutto qui? Non ancora. La palla passa ora alla ditta che dovrà costruire la finestra. Essa dovrà inviare agli organi competenti una lunga sfilza di fogli sulla regolarità nei versamenti e le modalità di intervento. Tempi di attesa: 5 mesi. Dopo 749 giorni, 193 timbri e 5 chili di carta, il 4 gennaio scorso la finestra esce finalmente dal labirinto. Per costruirla c’è voluta appena una settimana.
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