Mai più muri imbrattati. Intesa fra i partiti Susanna Novelli Il Tempo - cronaca Roma 5/3/2005
Un patto d'onore contro manifesto selvaggio, che con l'avvio ufficiale della campagna elettorale, diventa sempre più minaccioso. A sigiare il protocollo di inesa per scongiurare l'affissione abusiva il prefetto Achille Serra, l'assessore regionale agli enti locali, Donato Robilotta, l'assessore capitolino al commercio, Franco Cioffarelli, il questore Marcello Fulvi, i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, Riccardo Amato e Giuseppe Zafarana e tutti i rappresentanti delle forze politiche. La novità più importante di questa competizione elettorale è l'intervento dell'ufficio elettorale della prefettura. «Sarà richiamata l'attenzione sotto il profilo morale - sostiene Serra - rendendo noto chi abusa in modo pacchiano». Rinnovata, come sempre, la richiesta al comune di ampliare gli spazi a disposizione, in tutto 8 mila. «Si tratta di un codice di comportamento che ci impegneremo a rispettare», commenta Robilotta, mentre per Cioffarelli «un importante deterrente è il fatto di render noto all'opinione pubblica chi imbratta la città». Patto siglato, dunque, ed entrato in vigore, anche se per distrazione nel protocollo sono stati invertiti gli articoli 17 e 21 che richiamano alla costituzione. Un piccolo vizio di forma, non certamente un alibi per manifesto selvaggio. |